
Facciamo seguito alla nostra circolare n. 785-25, per informare che il Commissario di Governo, Fabrizio Curcio, con l’intesa del Presidente della Regione, Michele De Pascale, e di concerto con la Corte dei Conti, ha firmato l’Ordinanza n. 53/2025 che prevede la richiesta e concessione dei contributi per la delocalizzazione degli immobili a uso residenziale, destinata ai proprietari di case che sono state sgomberate per aver subito danni gravi, in seguito agli eventi alluvionali, e che non potranno più ricostruire nello stesso luogo.
Il contributo verrà rilasciato per un massimo di 2.200 euro al metro quadro per abitazioni fino ai 200 metri quadri di superficie complessiva, decrescenti fino a un minimo di 1.700 euro al metro quadro, per le quote di superficie eccedenti i 350,01 metri quadri di superficie complessiva, cui si aggiunge l’IVA e un importo forfettario di ulteriori 150 euro al metro quadro per spese notarili o legate alla ricostruzione in altro sito. In totale, quindi, il contributo massimo a metro quadro sarà di 2.350 euro.
Le stesse condizioni ricorrono anche per la delocalizzazione di uno o più edifici appartenenti a un unico proprietario, o che fanno parte di un unico condominio, ovvero di una o più unità immobiliari di un edificio condominiale adibito a destinazione residenziale. Non è ammessa la delocalizzazione di singole unità immobiliari a uso abitativo che fanno parte di un edificio costituito da più unità immobiliari, nel caso in cui l’ordinanza di inagibilità riguardi l’intero edificio; pertanto, la richiesta per il rilascio del nulla osta deve essere presentata per l’intero immobile.
I beneficiari potranno dunque utilizzare i contributi per:
- edificare una nuova casa su un altro terreno di proprietà;
- acquistare un’area edificabile per ricostruire;
- comprare un immobile già pronto oppure per comprare un immobile e ristrutturarlo, nell’ottica della rigenerazione urbana e del consumo di suolo zero.
E’ prevista la possibilità di richiedere il contributo per i danni ai beni mobili presenti all’interno dell’immobile da delocalizzare, fino a un importo massimo di 6.000 euro per abitazione. Questo contributo è riconosciuto a condizione che, nella perizia asseverata allegata alla domanda, venga attestato il danneggiamento dei beni mobili collocati nell’immobile da delocalizzare, avvenuto in seguito agli eventi alluvionali.
Una Commissione tecnica straordinaria esaminerà i requisiti e valuterà, soprattutto, la concreta impossibilità a mantenere l’immobile nel sito in cui si trova, parere che diventerà condizione vincolante per la successiva domanda di contributo.
Il contributo sarà erogato al beneficiario in questi modi:
- a titolo di anticipazione, nei limiti del 50% del contributo spettante, per l’avvio delle attività connesse all’acquisto delle aree e all’attività di ricostruzione;
- un ulteriore acconto, pari al 40% del contributo spettante, su richiesta dell’interessato che attesti di aver speso non meno dell’80% dell’importo erogato come primo acconto e alleghi la relativa attestazione della spesa;
- un saldo per la corresponsione del restante 10% del contributo spettante.
Nel caso di acquisto di immobili anche da ristrutturare, il costo di acquisto è integralmente coperto con il primo acconto.