Negli scorsi giorni, ANAC ha reso disponibile il Rapporto “Appalti integrati e tempi di esecuzione”, elaborato dal suo Ufficio Statistico, Studi e Analisi Banche Dati, alla luce delle innovazioni realizzate dalla disciplina riguardante la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei Contratti pubblici, prevista nel nuovo Codice Appalti, che ha cambiato il paradigma di rilevazione e raccolta all’interno della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP).
Lo studio considera, se non indicato diversamente, gli appalti pubblicati dal 1° gennaio 2016 al 26 ottobre 2025, data di estrazione dati, e contiene una breve panoramica sull’utilizzo dell’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori (appalto integrato), con particolare riferimento a come questo sia cambiato con l’introduzione di molteplici modifiche normative, e al suo possibile impatto sui tempi di esecuzione.
Tra gli ultimi mesi del 2022 e i primi mesi del 2023 si è registrato un aumento dell’utilizzo degli appalti integrati, che prevedono, cioè, l’affidamento congiunto sia della progettazione sia dell’esecuzione di lavori: a dicembre 2022 si è arrivati a un picco del 7,7%, un incremento che sembra essere stato guidato in particolare dalle procedure relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al relativo Piano Nazionale Complementare (PNC), che mostrano una quota di appalti integrati notevolmente superiore al resto.
Le restanti procedure, invece, si assestano su valori estremamente più bassi (2-3% circa) per poi accennare un leggero aumento nel 2024, dove gli appalti integrati riguardano circa il 4,9% delle aggiudicazioni.
Sono solo i 36 CIG con una data di conclusione per gli appalti integrati pubblicati dopo il 2024. Se si considerano appalti all’interno della stessa categoria d’opera, a parità di importo e di tempo trascorso dalla pubblicazione, l’analisi per le tre categorie più popolate mostra che per le “Opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica” gli appalti integrati hanno tempi più bassi tra i 20 ed i 32 giorni rispetto le altre procedure, mentre non si riscontrano differenze significative per gli “Edifici civili e industriali” e per “Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, funicolari, e piste aeroportuali, e relative opere complementari”.
Se si confrontano in generale gli appalti integrati con quelli aventi ad oggetto la sola esecuzione nel periodo 2016-2023, i primi mostrano tempi di esecuzione mediamente superiori (241 giorni contro 226), evidenziando però che si tratta di procedure sostanzialmente diverse tra loro.