Pubblicato il nuovo studio ENEA sui benefici dell’utilizzo di componenti prefabbricati OSC nelle riqualificazioni edilizie

ENEA ha condotto uno studio, nell’ambito del Progetto OFFICIO, realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, il Politecnico di Milano e l’Università Politecnica delle Marche, sui benefici tratti dall’utilizzo di componenti prefabbricati OSC (Off-Site Construction) nelle riqualificazioni edilizie.

L’analisi coinvolge la filiera italiana dell’industrializzazione edilizia, nota come Off-Site Construction, che consente una riduzione dei tempi, un migliore controllo dei costi di produzione e una riduzione dei costi di cantiere, nonché di consumi, rifiuti e risorse come l’acqua, con conseguente abbattimento delle emissioni, attraverso l’impiego di componenti prefabbricate assemblate in fabbrica, trasportate in cantiere e messe in opera. Ai benefici economici e ambientali dell’OSC, si aggiungono anche vantaggi sociali in quanto la tecnica impatta meno sui residenti durante i lavori e assicura maggiore sicurezza per gli operatori.

La pubblicazione restituisce anche una dettagliata mappatura del settore, identificando 27 aziende specializzate nell’OSC tra le 116 imprese che in Italia operano nella produzione e commercializzazione di soluzioni per l’isolamento termico degli edifici (produzione e installazione di pannelli isolanti, sistemi di ancoraggio, armature e componenti per cappotti termici).

Secondo lo studio ENEA, l’industria dei Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto Esterno (ETICS), in crescita del 50% tra il 2017 e il 2021 anche grazie agli incentivi, è tra quelle che si adattano meglio ai principi dell’OSC.

Lo studio si è inoltre focalizzato sull’analisi di materiali innovativi e sostenibili per la produzione di isolanti termici utilizzabili anche in applicazioni off-site: tra i materiali mappati almeno 20 risultano molto promettenti dal punto di vista della sostenibilità, in quanto realizzati con elementi disponibili nel territorio italiano, come scarti di lavorazione della lana di pecora, cellulosa e poliuretano rigenerato da imballaggi.

 


Il progetto OFFICIO si propone per i prossimi anni di sostenere ulteriormente lo sviluppo di nuovi modelli per tracciare un percorso verso la riqualificazione dell’ambiente costruito che risponda alle sfide ecologiche ed economiche del nostro tempo.



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