Presentati i dati di CRESME sul Superbonus in un articolo del Sole 24 Ore

Nella giornata di ieri, 16 novembre 2023, il Direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, ha presentato l’elaborazione di un’analisi che anticipa i risultati del prossimo Rapporto congiunturale e previsionale del Centro di ricerche.

L’analisi parte dal fatto che il Superbonus, in base ai numeri elaborati dall’Enea nel suo report mensile, ha movimentato dal 31 agosto del 2021 al 30 settembre del 2023 circa 97 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. Queste risorse sono state distribuite lungo la filiera dei soggetti coinvolti in qualche modo nei lavori di efficientamento energetico.

Lo studio analizza in primis l’aspetto del prelievo fiscale, quindi, Iva versata, Ires e Irpef dei lavoratori, contributi previdenziali e assicurativi. In base alle stime, che peraltro sono molto simili a quelle elaborate dal Consiglio nazionale dei commercialisti in uno studio di qualche mese fa, lo Stato ha ripreso (o riprenderà) circa il 34% degli investimenti agevolati, più o meno 33 miliardi di euro.

Un’altra voce importante, secondo i numeri del Cresme, riguarda l’intermediazione finanziaria, legata alla cessione dei crediti e agli sconti in fattura, essenziali per muovere e far funzionare la macchina del Superbonus: i costi dei servizi che hanno reso possibile liquidare i bonus viaggiano intorno ai 12,6 miliardi.

Una cifra simile è andata al mondo della progettazione e a tutti quei professionisti che hanno gestito le piattaforme essenziali per gestire le procedure, particolarmente complesse, legate al Superbonus.

Restano, a questo punto, le risorse rimaste nelle attività di cantiere, pari a circa 38,8 miliardi di euro, il 40% del totale degli investimenti mobilitati dal Superbonus: una parte importante di queste risorse è andata alle industrie produttrici di materiali e alla relativa distribuzione, per 17,7 miliardi, pari al 18,2% dei 97 miliardi di investimenti.

Ai lavoratori e alle imprese di costruzioni sono, allora, andati 21,1 miliardi di euro, il 21,8% del totale.

Il commento della Presidente ANCE, Federica Brancaccio: «Ci fa piacere che il Cresme, l’ente di ricerca incaricato dalla Camera di scattare la fotografia sulla situazione dell’efficientamento del patrimonio edilizio del Paese, abbia certificato l’impatto del superbonus su tutti i settori economici, non solo sull’edilizia. Cosa che noi sostenevamo da tempo e su cui non siamo stati ascoltati».

 

In allegato, l’articolo del Sole 24 Ore.