Osservatorio CRESME sugli appalti pubblici, il PNRR traina le aggiudicazioni: nel 2023 nuovo balzo storico con 91,5 miliardi affidati

L’Osservatorio sugli Appalti pubblici del CRESME ha confermato per il 2023 un nuovo balzo storico delle aggiudicazioni di lavori a 91,5 miliardi, con un incremento del 54% rispetto al valore 2022 che, a sua volta, era stato completamente fuori scala rispetto alla serie degli anni precedenti.
E’ il terzo anno consecutivo di record: solo nel mese di ottobre, che ha segnato il picco in questo anno record, sono stati affidati lavori per 10,8 miliardi, per un numero di appalti aggiudicati nel corso dell’anno pari a 7.404 (quasi il doppio rispetto ai 3.799 del 2022).

Un dato sorprendente rivela che non c’è solo PNRR nel risultato complessivo del 2023: ci sono 10 miliardi di aggiudicazioni fatte dall’ANAS.

Gli appalti integrati, che sono la tipologia contrattuale prevalente nel PNRR, sono pari a 36,6 miliardi e si fermano sotto il 40% del totale. Il 60% delle aggiudicazioni sono quindi appalti di sola esecuzione dei lavori e fra questi ci sono molti lavori comunali.

Da segnalare i 17,9 miliardi di opere ferroviarie aggiudicate, i 10,7 miliardi di  lavori dei gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici locali e 11,1 miliardi di appalti aggiudicati da gestori nazionali differenti dai trasporti (energia in particolare).

Il dato delle aggiudicazioni dei Comuni è molto alto, 12,9 miliardi di euro, dopo quello molto alto dei bandi di gara (24 miliardi), a conferma di un lavoro davvero straordinario svolto dai sindaci, dentro e fuori il PNRR.

Il Decreto Legge che il governo approverà a giorni dovrà necessariamente rifinanziare una larga parte di quei progetti, dopo lo stralcio di 10 miliardi di progetti comunali dal PNRR.

 

FONTE: CRESME Daily