Le proposte di ANCE in Camera dei Deputati per il Made in Italy.

Si è svolta, il 17 febbraio 2023, l’audizione ANCE presso la Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul Made in Italy: Il Vicedirettore generale dell’ANCE, Romain Bocognani, ha espresso in premessa la forte preoccupazione del settore per il Decreto Legge approvato il 16 febbraio in CdM che blocca la cessione di nuovi crediti da bonus senza individuare una soluzione per i crediti incagliati pregressi, rischiando di affossare famiglie ed imprese.

Il Vicedirettore ha evidenziato la mancanza di una visione di politica industriale che sia l’occasione per fare avanzare le imprese verso profili più competitivi, recuperando produttività e facendo emergere tutto il potenziale valore, ancora inespresso, della ampia e trasversale filiera. Gli effetti sull’occupazione e sul tessuto produttivo sono stati durissimi ed hanno comportato l’uscita dal settore di circa 600.000 occupati e oltre 143mila imprese, e, anche in termini di fatturato, risultano giri d’affari piuttosto contenuti: quasi il 90% delle imprese di costruzioni dichiara di avere un fatturato inferiore ai 500mila euro.

Il settore delle costruzioni rappresenta il 9,6% del Pil e dà lavoro a oltre 1,4mln di persone e, se si ricomprendono anche le attività ad esso collegate (anche quelle immobiliari), arriva a rappresentare il 22% del Pil, attivando una filiera collegata a quasi il 90% dei settori economici.

In questo contesto si è inserito il PNRR, una grandissima opportunità di sviluppo per l’economia e per il settore delle costruzioni, coinvolto nella realizzazione di circa la metà del Piano europeo (108 miliardi di investimenti).

Nel lungo termine, il settore e l’intera filiera delle costruzioni sono chiamati a ricoprire un importante ruolo nella realizzazione degli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare contenuti nella proposta di Direttiva europea appena approvata dalla Commissione Industria del Parlamento europeo divenendo i principali attori nel percorso di realizzazione di uno sviluppo sostenibile, duraturo ma molto complesso considerando che entro il 2030 (2033 per gli edifici residenziali), circa 2 milioni di edifici dovranno essere riqualificati energeticamente (i peggiori, classificati in classe G, dovranno essere portati nella classe E).

Parallelamente, il 2022 è stato un anno eccezionale per i mercati delle materie prime, con prezzi che in molti casi hanno raggiunto i picchi più alti degli ultimi 10 anni o addirittura superato il loro massimo storico. Gli indicatori a nostra disposizione mostrano segnali di discesa per le materie plastiche e per il legno, mentre continuano ad aumentare i prezzi degli altri materiali da costruzioni, sebbene, in rallentamento rispetto agli eccezionali livelli dello scorso anno.

Il Governo è intervenuto più volte per affrontare le conseguenze degli aumenti dei costi nei lavori pubblici. A maggio 2022, con il Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto “Aiuti”), sono state stanziate risorse significative. Tuttavia, le modalità di accesso ai fondi e le procedure per l’assegnazione delle risorse risultano complesse e stanno richiedendo tempi piuttosto lunghi, con conseguenti ritardi soprattutto, nell’avvio delle nuove procedure di affidamento dei lavori.

Al momento, infatti, si registrano gravi ritardi nei trasferimenti alle imprese di costruzioni da parte delle stazioni appaltanti dei fondi per compensare i lavori in corso degli extra costi dovuti agli eccezionali rincari dei prezzi delle materie prime registrati negli ultimi due anni. Occorre un intervento urgente per sbloccare i pagamenti alle imprese.

In questo contesto, sussiste il concreto rischio che anche gli appalti in corso, a partire da quelli del PNRR, si fermino per la mancanza di liquidità dovuta ai ritardi nei riconoscimenti alle imprese.

Al riguardo, l’ANCE ha individuato due proposte:

  1. la prima riguarda la possibilità per il Ministero delle infrastrutture e trasporti di anticipare alle stazioni appaltanti una parte dei fondi per il caro materiali richiesti nel 2022 e non ancora erogati. Tale proposta si rende necessaria visto che, solo considerando le opere in corso non prioritarie (non PNRR), al momento risultano ancora da istruire circa 11.000 domande e che le richieste formulate sono inferiori alla dotazione dei fondi;
  2. la seconda riguarda la possibilità di accedere ai fondi per il caro materiali per il 2023 anche per chi ha avuto accesso ai fondi destinati alle opere in corso nel 2022, superando il “sorprendente” divieto contenuto nella Legge di Bilancio 2023. Si tratta di risorse utilizzabili per lavori eseguiti in annualità diverse, pertanto la limitazione prevista non appare giustificabile ed al contrario, è fortemente negativa perché i cantieri rischiano di bloccarsi.

Ad ogni modo, per l’ANCE risulta prioritario introdurre strutturalmente una revisione prezzi basata sugli standard europei e internazionali.

 Le costruzioni a oggi si possono considerare tra le filiere meno digitalizzate, richiedendo un grande sforzo di crescita da parte di tutti gli attori. ANCE crede in questa evoluzione tecnologica, schierandosi in prima linea per favore lo sviluppo delle proprie imprese e del mercato.

L’ultimo esempio del suo impegno è l’aggiudicazione della call per i Poli Europei di Innovazione Digitale con il progetto DIHCUBE: un Digital Innovation Hub esclusivamente dedicato alle costruzioni e l’ambiente costruito

ANCE ha individuato le seguenti misure di supporto prioritarie per il settore delle costruzioni:

  1. La creazione di un polo di innovazione digitale dedicato alla filiera delle costruzioni e inserito nella rete degli Digital Innovation Hub europei (EDIH).
  2. Piano Edilizia 4.0. l’obiettivo di incentivare le imprese edili ad adottare processi e strumenti digitali per una maggiore sicurezza e l’efficienza. Si ritiene quindi necessario compiere delle integrazioni normative per contestualizzare questi strumenti all’interno della filiera.
  3. Promuovere la creazione di una Piattaforma Nazionale delle Costruzioni, come luogo di incontro digitale del settore.

Si allega il documento consegnato agli atti della Commissione.

 

FONTE: ANCE