
Lo scenario internazionale continua a essere caratterizzato da un rallentamento dell’attività economica e da una elevata e persistente incertezza, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova amministrazione statunitense.
Dal focus di ISTAT emerge che, nonostante questa premessa, nei primi tre mesi dell’anno il PIL italiano è cresciuto dello 0,3%, risultato migliore di Francia e Germania, ma inferiore alla Spagna.
In Italia, la produzione industriale ha registrato un lieve incremento su base congiunturale; il clima di fiducia delle imprese ha mostrato la terza flessione consecutiva ad aprile, coinvolgendo tutti e quattro i principali settori economici.
Il settore delle costruzioni, su base trimestrale, conferma una crescita del 2,6% nel periodo dicembre 2024 – febbraio 2025 rispetto ai tre mesi precedenti.
Segnali meno favorevoli emergono invece dai dati relativi ai permessi di costruire del quarto trimestre 2024: nel settore residenziale si rileva una flessione congiunturale sia del numero di abitazioni (-3,1%) sia, in misura più contenuta, della superficie utile abitabile (-0,4%), dopo l’espansione registrata nel terzo trimestre. L’edilizia non residenziale, al contrario, ha evidenziato un leggero progresso (+0,2%) rispetto al trimestre precedente
L’inflazione armonizzata dei prezzi al consumo (IPCA) in tutti i maggiori paesi europei è rimasta sostanzialmente invariata in aprile rispetto a marzo, risultando pari al 2,1% in Italia e al 2,2% nella media dell’area euro.
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