Infrastrutture, EY Barometer: investitori positivi sul mercato italiano.

È stata pubblicata la terza edizione dell’«EY Infrastructure Barometer», il sondaggio annuale realizzato tra dirigenti di grandi aziende, istituti finanziari e società di private equity del settore infrastrutturale di tutto il mondo, con l’obiettivo di valutare lo stato e la fiducia degli investimenti nel settore delle infrastrutture in Italia.

Nonostante il conflitto in Ucraina e le conseguenze del caro-energia, il settore degli asset infrastrutturali italiani è considerato un mercato chiave nella Ue dagli investitori istituzionali, che si aspettano un aumento della competizione nelle operazioni di acquisizioni e fusioni nei prossimi 12 mesi e non prevedono una riduzione dei volumi.

In particolare il 56% dei manager prevede di perseguire operazioni nel nostro Paese nei prossimi 12 mesi. Il settore trainante è rappresentato dall’energia (35%), ma anche trasporti (18%), infrastrutture sociali (17%) e Tmt («Tecnologia, media e telecomunicazioni», 10%) sono nell’agenda degli investitori. Il giudizio degli operatori di mercato sullo stato delle infrastrutture nel nostro Paese è generalmente in linea con la media Ue. Gli investitori stanno aumentando la locazione dei loro portafogli verso investimenti con maggiore esposizione al rischio, mentre, nonostante il Pnrr e gli investimenti previsti nel settore per sostenere la ripresa del Pil, l’appetito per gli investimenti in infrastrutture su terreni mai edificati rimane basso. Tra i settori considerati meno attraenti anche traghetti, settore del gas, torri di trasmissione, ciclo idrico integrato, carceri ed edifici pubblici.

 

FONTE: EY – Infrastructure Barometer