Edifici pubblici per le CER: pubblicato il 5° quaderno regionale

Con la Legge Regionale n. 5/2022, l’Emilia-Romagna ha tracciato un percorso chiaro e strutturato per sostenere la diffusione delle CER, individuandole come strumenti capaci di generare benefici ambientali, economici e sociali, attraverso modelli collaborativi di produzione e condivisione dell’energia.

Alla fine del mese di maggio, anche grazie al supporto tecnico di ART-ER, sono state censite 135 iniziative di sviluppo e costituzione di CER nella nostra Regione, di cui 87 già costituite, 16 CER operative che gestiscono 19 configurazioni riconosciute dal GSE e 41 configurazioni che hanno fatto domanda di accesso agli incentivi nazionali sull’energia condivisa e dal PNRR per la realizzazione degli impianti, confermando un crescente interesse da parte di Enti locali, imprese e cittadini.

In particolare, si evidenzia il censimento delle aree e superfici pubbliche (tetti, parcheggi ecc.) disponibili per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili delle CER (chiuso al fine 2023), iniziativa di rilevanza strategica nel rendere gli enti locali consapevoli delle concrete potenzialità di sviluppo delle rinnovabili sui propri territori: sono, infatti, 1.389 gli edifici e le aree censite, per una superficie complessiva di oltre 2 kmq distribuiti su tutto il territorio regionale, e una potenza installabile stimata in prima approssimazione di circa 98 MW.

Nel quinto quaderno regionale vengono raccolti strumenti normativi, modelli procedurali e criteri valutativi utili a garantire il rispetto dei principi di trasparenza, economicità e interesse pubblico, favorendo al contempo la partecipazione attiva dei territori e il rafforzamento della capacità amministrativa degli Enti, contribuendo allo sviluppo di Comunità Energetiche inclusive, resilienti e orientate allo sviluppo dei territori.

L’analisi giuridica è corredata da un caso studio.

 

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