
Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e Finanze ha prodotto un’analisi, realizzata da Paolo D’Imperio e Carlo Cignarella, che punta a misurare l’impatto addizionale generato da Superbonus e Bonus facciate.
Lo studio dimostra che, anche dopo il suo tramonto, il Superbonus continua ad alimentare l’interesse degli economisti, e si moltiplicano le analisi sull’impatto macroeconomico dell’incentivo fiscale: il paper mette a confronto il quadro domestico con quello di nove Paesi europei (Austria, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e UK) caratterizzati da un ciclo economico simile, per capire come sarebbe stata l’Italia del 2020-23 senza Superbonus e Bonus facciate.
I risultati suggeriscono che gli incentivi hanno generato una notevole quantità di investimenti aggiuntivi nell’edilizia residenziale, pari a circa € 116 miliardi, che non sarebbero stati effettuati altrimenti, fornendo così un significativo stimolo all’economia.
Tuttavia, il rapporto si conclude stimando che quasi 70 miliardi di euro della spesa relativa agli investimenti sovvenzionati sarebbero stati effettuati comunque, grazie anche a incentivi preesistenti e meno generosi per le ristrutturazioni delle abitazioni.