Continua a crescere il mercato degli appalti. Dopo i primi nove mesi dell’anno i bandi rilevati dall’osservatorio CRESME Europa Servizi mostrano un incremento dell’1,5% del numero di avvisi (15.859) e del 12,8% per i valori che hanno toccato quota 25,701 miliardi. A settembre meno bandi (-12,3%) ma più ricchi (+76%) rispetto allo stesso mese del 2020.
Tra gli enti appaltanti le amministrazioni comunali hanno indetto dall’inizio dell’anno 7.925 procedure (-9,5%) per 6,841 miliardi (+57,6%). Seguono i gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici locali con 1.664 bandi (+18%) per 3,613 miliardi (+13%), i concessionari e i gestori della rete autostradale con 246 gare per 2 miliardi (+86% e -1,1%) e l’Anas con 437 opere pubbliche (+23%) per 1,091 miliardi (-20%).
Sono solo due le classi d’importo con dati negativi: quella tra 15 e 50 milioni, dove sono stati indetti 174 bandi per 4,629 miliardi (-28% per numero e -26% per i valori) e i piccoli lavori fino a 150mila euro (-6,9 e -7,4%). Le maxi-opere oltre i 50 milioni sono state 55 (+48%) per 8,694 miliardi (+59%).
Fonte: Il Sole 24 Ore
