Costruzioni: i dati aggiornati di Euroconstruct

Euroconstruct, organizzazione che raggruppa istituti di ricerca del settore dell’edilizia di 19 Paesi europei (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Ungheria, Gran Bretagna, Norvegia e Svizzera), certifica con il suo 92esimo Rapporto, presentato nell’incontro semestrale che si è tenuto la scorsa settimana a Verona, come anche in questo settore il 2021 sia l’anno dell’Italia: +15,1%. Dei grandi paesi europei solo la Gran Bretagna tiene il passo italiano con un +13,4%, mentre Francia e Spagna fanno rispettivamente +6,7% e +6,5%. Vive invece un anno di difficoltà la Germania, che è in negativo con un -0,7% rispetto al 2020.

La ripresa europea del settore delle costruzioni sorprende gli stessi analisti, rivelandosi più forte di quanto dicessero ancora le previsioni di giugno che si fermavano al 3,8%: ci sono 1,8 punti in più nelle stime appena aggiornate, che salgono quindi al 5,6%.

In Italia, sono i settori del recupero abitativo trainato dal Superbonus e delle opere pubbliche – a spingere maggiormente l’edilizia e a guidare la revisione delle stime europee. Il «building renovation» sale infatti dal 4,2% di giugno al 6,2% di novembre e in Italia tocca la cifra record di 75 miliardi nel solo rinnovo residenziale (25 miliardi oltre il 2020 e 21 miliardi oltre il 2019), mentre la stima delle opere pubbliche passa da 3,8% a 5,1%. Non da meno l’altro comparto trainante di questa fase, le nuove costruzioni residenziali, che addirittura fanno +7,3% (contro il +5,4% di giugno), mentre la ripresa, che era più timida, si consolida anche per il non residenziale (+2,9% contro il +0,7% di giugno).

Per il 2022 si prevede un rallentamento della ripresa dopo il rimbalzo di quest’anno, ma i livelli si manterranno alti: +3,6%, con il ruolo di Paesi leader che passa all’Irlanda(+8,4%), alla Spagna (+8%) e all’Ungheria (+7,2%), seguite comunque da Gran Bretagna (+5,9%) e Italia (+5,6%).

 

 

Fonte: Il Sole 24 Ore