Cessione dei crediti, stop di Poste Italiane.

Poste Italiane, nella giornate del 7 novembre, ha fermato l’acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi, mentre è possibile seguire l’avanzamento delle pratiche in lavorazione e caricare la documentazione per quelle da completare.

Di fronte alle continue difficoltà che il mercato delle cessioni sta incontrando, comunque, il Governo ha già in programma altri interventi, che entreranno nella prossima legge di Bilancio, con l’obiettivo di chiudere con le modifiche continue sul tema.

Ne ha parlato il sottosegretario al ministero dell’Economia, Federico Freni a Radio 24: «C’è una sola cosa che non possiamo più accettare: che ci siano imprese con cassetti fiscali pieni di crediti che non riescono a scontare. Ci sarà un nuovo intervento sui crediti, qualcosa per sbloccarli in modo definitivo. Se c’è una cosa che non è accettabile è che questa normativa cambi ogni mese e mezzo, questo non ce lo possiamo più permettere. Troveremo una soluzione per dare respiro a queste imprese, ma questo respiro non può essere un bagno di sangue per le casse dello Stato».

Insieme alle novità sulle cessioni, allora, arriveranno anche cambiamenti alle percentuali del superbonus, ritoccando la riduzione progressiva per come è ora programmata. «Adelante ma con giudizio – ha detto ancora Freni -. Non ci facciamo prendere dalla smania di dare concretezza a tutto nello stesso momento, la legge di Bilancio avrà questi contenuti e sul superbonus valuteremo cosa fare. Il 90% è più di un’ipotesi ed è allo studio l’estensione per le unifamiliari per cui c’era il termine del 30 settembre, termine che si può riaprire per le fasce di reddito che ne hanno realmente bisogno».

Ieri Enea ha pubblicato il consueto report mensile sull’andamento delle asseverazioni: si tratta di un rapporto rilevante, perché è il primo che arriva dopo il termine del 30 settembre, data entro la quale le abitazioni unifamiliari dovevano attestare il raggiungimento del 30% dei lavori, per poter arrivare a fine anno. Per questi immobili, insomma, è iniziato l’addio al 110%: il mercato del superbonus continua a dare segni di estrema vitalità. Ciò nonostante, questi lavori si trasformeranno in crediti di imposta che avranno grosse difficoltà a trovare un acquirente.

 

FONTE: Il Sole 24 Ore