Caro materiali, per la ricostruzione post sisma la Regione investe altri 31 milioni.

Ulteriori risorse per 22 milioni di euro, per il completamento della ricostruzione degli edifici pubblici colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 e per la manutenzione delle opere provvisionali. A questi fondi si aggiungono 4 milioni di euro per le opere di allestimento finale degli edifici pubblici recuperati.
E poi, altri 5 milioni che contribuiranno a proseguire la rivitalizzazione e il ripopolamento dei centri storici dei comuni colpiti.

Infine, è estesa la richiesta ‘caro materiali’ per supportare il completamento nel più breve tempo possibile dei cantieri rimasti della ricostruzione privata, ormai pressoché completata.

Sono questi i principali provvedimenti contenuti in quattro Ordinanze (le numero 18, 19, 20 e 21 del 7 novembre 2022) firmate da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato per la Ricostruzione.

Le ordinanze cono consultabili sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e vengono pubblicate sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

  1. Con l’Ordinanza numero 19, vengono stanziate ulteriori risorse per la ricostruzione pubblica, in particolare per compensare i rilevanti incrementi dei costi registrati nell’ultimo periodo per gli appalti di lavori pronti ad essere banditi entro l’anno in corso.
    Nel dettaglio, si tratta di 10 milioni di euro destinati ad assorbire gli incrementi di costi delle opere pubbliche ormai prossime all’inizio dei lavori, con bandi di gara pubblicati o da pubblicare entro il 31 dicembre 2022; così si permetterà l’avvio di oltre 50 procedure di appalto entro il 2022: gli interventi sono localizzati nei 15 Comuni del cratere ormai ristretto. Inoltre, verrà data copertura a interventi previsti dal Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali, dal programma Acer e di ripristino degli immobili ad uso scolastico ed ai servizi per la prima infanzia.
  2. Con l’Ordinanza numero 20 vengono invece stanziati 12 milioni per le manutenzioni dei dispositivi provvisionali propedeutici alla realizzazione dei lavori per i quali i cantieri non sono ancora stati avviati e 4 milioni per le opere di allestimento finale.
  3. Con l’approvazione dell’Ordinanza numero 21 vengono poi stanziati ulteriori 5 milioni di euro, che portano l’investimento complessivo a 48 milioni di euro per favorire l’insediamento e la permanenza di attività, esercizi commerciali, botteghe, studi professionali. Nuove risorse che andranno a sostenere la rivitalizzazione e il ripopolamento dei centri storici: la misura è rivolta a 13 comuni appartenenti al cratere ristretto già dotati di Piano organico. Questi fondi, in aggiunta a quelle del Programma Speciale d’area, andranno a completare la rigenerazione del tessuto pubblico e sociale delle comunità colpite. 
  4. Infine, l’Ordinanza numero 18, relativa alla ricostruzione privata, che prevede le disposizioni con cui estendere il contributo aggiuntivo per il ‘caro materiali’ anche agli interventi ricadenti nelle tipologie previste dall’ordinanza n. 32/2014, per favorire il completamento dei cantieri, e che prevede, per i beneficiari che vorranno usufruirne, di fare arrivare la richiesta entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’Ordinanza, mediante integrazione documentale via piattaforma Mude, utilizzando gli appositi moduli.