Caro-materiali, il Mit sblocca 1.584 richieste di compensazione per 235milioni

Facciamo seguito alla nostra circolare n.309/23, per segnalare che il Ministero delle Infrastrutture ha sbloccato una nuova tranche di richieste di compensazione degli extra-costi per le domande relative alle lavorazioni eseguite e contabilizzate nel primo trimestre del 2023 e relative ad appalti aggiudicati sulla base di gare terminate entro il 31 gennaio del 2021.

Più in dettaglio, il Decreto Direttoriale n. 97 del 31 maggio 2023 pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture riconosce a 1.584 stazioni appaltanti le somme, a valere sul Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche previsto dal decreto Aiuti (art. 26 del Dl 50/2022), per far fronte alle richieste avanzate dalle imprese, per un totale di 235,5 milioni.

Nel Decreto appena pubblicato è contenuto anche l’elenco completo delle quote riconosciute dal Mit a ciascun ente, inclusi i motivi che hanno portato all’esclusione di nove istanze (in tutto dunque sono state 1.593).

Molte imprese stanno ancora attendendo che salti il tappo dei fondi destinati a compensare gli extra-costi realtivi alle lavorazioni eseguite nel 2022 (per i cantieri non finanzati da Pnrr/Pnc o non affidati a commissari) se non addirittura al 2021. Con il paradoosso che qualcuno potrebbe trovarsi a ricevere i fondi del 2023 mentre attende ancora quelli di un cantiere chiuso un anno prima.

L’ANCE segnala che si tratta di risorse per circa un miliardo.

In allegato, l’articolo del Sole 24 Ore.