Banca d’Italia: presentato il Rapporto annuale “L’economia dell’Emilia-Romagna”

In data 18 giugno 2025, è stato presentato, a Bologna, il Rapporto annuale “L’economia dell’Emilia-Romagna” di Banca d’Italia.

Nel 2024, l’attività economica in Emilia-Romagna è rimasta debole (o,4%), condizionata da un contesto globale caratterizzato da elevata incertezza e dall’andamento sfavorevole delle principali economie europee.

Le dinamiche si sono mostrate eterogenee tra i settori: alla moderata crescita delle costruzioni e dei servizi si è contrapposta una nuova flessione nell’industria, dopo il significativo contributo fornito al valore aggiunto nella media degli ultimi due decenni. Infatti, sebbene in rallentamento, lo scorso anno è proseguita l’espansione nelle costruzioni: una dinamica più favorevole ha interessato le imprese di maggiori dimensioni, che hanno beneficiato dei lavori connessi con la realizzazione di opere pubbliche previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Nel 2024, i prestiti al settore privato non finanziario hanno continuato a contrarsi, sebbene con un’intensità minore rispetto all’anno precedente. L’elevata liquidità e la diffusa incertezza hanno contenuto la domanda di nuovi finanziamenti bancari da parte delle imprese, soprattutto per finalità di investimento. Le condizioni di offerta al comparto produttivo sono rimaste improntate alla prudenza.

Il flusso di nuovi crediti deteriorati in rapporto ai finanziamenti in bonis ha mostrato un lieve peggioramento, concentrato nelle imprese. Anche il tasso di ingresso in arretrato, che misura l’incidenza dei crediti con irregolarità meno gravi nei rimborsi, ha evidenziato alcuni segnali di tensione, specialmente per le aziende più piccole e per quelle delle costruzioni. Per le famiglie, invece, la quota di mutui con ritardi o sospensioni nel pagamento delle rate si è significativamente ridotta.

La spesa primaria complessiva degli Enti territoriali si dimostra di livello qualitativo tra i più elevati in Italia: la spesa è cresciuta nella componente corrente e, soprattutto, in quella in conto capitale, anche in connessione con la graduale attuazione del PNRR. Secondo i dati più recenti, i fondi del PNRR destinati a interventi da effettuare in Regione superavano i 10 miliardi di euro. Una quota rilevante delle risorse è finalizzata alla realizzazione di lavori pubblici, per i quali sono state aggiudicate gare per 2,6 miliardi e avviati o conclusi cantieri per il 60% dei bandi assegnati. Le imprese emiliano-romagnole hanno intercettato risorse significative del Piano partecipando anche a gare per lavori fuori dal territorio regionale.

Infine, l’Emilia-Romagna si colloca nel panorama italiano tra i territori a più forte capacità di innovazione, seppure presenti ancora ritardi da colmare nel confronto internazionale.

 

 

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