Al via il piano della Regione Emilia-Romagna da 300 milioni di euro per la riqualificazione di 3.500 appartamenti in due anni

La Regione Emilia-Romagna ha presentato il Piano (cfr. notizia della Regione) con il quale vuole recuperare gli alloggi pubblici attualmente sfitti perché bisognosi di interventi di ristrutturazione e rigenerarli: su 4.800 immobili in tutto il territorio regionale, si punta a rigenerarne almeno 3.500, portandoli da Edilizia Residenziale pubblica (ERP) a Edilizia Residenziale Sociale (ERS), con canoni di affitto calmierati e nuove graduatorie, che saranno quindi riassegnati a lavoratrici e lavoratori a reddito medio e medio-basso. Si tratta di un provvedimento senza precedenti presentato dal Presidente, Michele de Pascale, e dall’Assessore alle Politiche abitative, Giovanni Paglia.  

L’investimento ammonta a 300 milioni di euro,  di cui 200 milioni attraverso un mutuo a tasso agevolato con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e 100 milioni da finanza regionale: la firma della richiesta alla BEI, con la quale la Regione ha avviato la procedura per ottenere il finanziamento, sarà restituito attraverso un piano di ammortamento trentennale interamente sostenuto dagli introiti dei canoni.  

Saranno i Comuni a contribuire alle rate che dovrà versare la Regione e una parte del ricavato confluirà in un Fondo di garanzia per coprire eventuali morosità. È previsto anche un extraprofitto che la Regione provvederà a reimmettere nel circuito degli alloggi ERP per rafforzarne la manutenzione.  

Il Piano presenta due linee di intervento, che la Regione prevede di avviare e concludere in due anni:

 1) abitazioni da ristrutturare: circa 3.500 alloggi attualmente non sono assegnati perché bisognosi di interventi di ristrutturazione, secondo una prima stima tratta dall’Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo (ORSA). Il valore medio di ciascun lavoro previsto è di circa 30.000 euro.

 2) lavori di efficientamento energetico nei fabbricati ERP, con l’obiettivo di ridurre il più possibile le condizioni di povertà energetica.  

 


Entro l’estate la Regione pubblicherà una manifestazione di interesse per raccogliere le candidature dei Comuni che hanno alloggi ERP liberi, non assegnabili per motivi manutentivi.

Parallelamente, la Regione definirà le procedure, tra cui quelle relative alle Convenzioni che dovranno essere stipulate con i Comuni, e provvederà a modificare la Legge Regionale 24/2001 che disciplina l’intervento pubblico nel settore abitativo, con passaggio dunque in Assemblea legislativa.

Entro l’inizio del 2026, uscirà il bando rivolto ai Comuni per raccogliere le candidature di alloggi e fabbricati che potranno beneficare degli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico e i bandi rivolti ai nuclei interessati alla locazione calmierata.

 



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