Bologna: i prezzi degli affitti calano, ma la domanda aumenta

Il mercato dei canoni di locazione inverte la rotta e, dopo il boom prima del 2019 dovuto agli affitti turistici, mostra un trend in discesa. È quanto emerge da un’analisi condotta dall’ufficio studi del gruppo Tecnocasa, che riporta per il 2020 una riduzione dell’1,6% per i monolocali e del 2,2% per bilocali e trilocali. Secondo l’indagine a invertire il trend è stata la pandemia che, complici lo smart working e la didattica a distanza, oltre che il drastico calo di presenze turistiche in città, ha determinato una maggiore offerta e una flessione dei canoni verso il basso.

Flessione che si è confermata, come riporta in questo caso Immobiliare.it, fino a luglio del 2021, quando gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti per 13,40 euro al mese per metro quadro, con una diminuzione del 3,6% rispetto a luglio 2020 e una discesa del 6% considerando tutti i primi sette mesi dell’anno. Numeri in controtendenza rispetto alle impennate che i canoni di locazione avevano invece fatto registrare dal 2017 al 2019, con picchi nel 2018 anche di +14,4% nel monolocale, +10,8% per i bilocali e +11,3% per i trilocali.

Il risultato oggi sono prezzi che possono arrivare ad un massimo di 11,60 euro al metro quadro mensili in zona Aeroporto-Borgo Panigale, zona Barca-Santa Viola, zona via Toscana-Savena, zona San Vitale-Mazzini, fino alle punte massime di 13,10 euro al metro quadro in Saragozza e sui Colli e 15,10 euro in centro storico. Effetti di un eccezionale sorpasso dell’offerta a discapito della domanda, che tuttavia non ha permesso di riequilibrare del tutto un’annosa problematica di diponibilità abitativa a Bologna: nel 2021, infatti, sono già risalite del 27,6% le richieste per la ricerca di una stanza.

Per un 42/45% di domanda orientata all’affitto poi, il mercato immobiliare comprende una restante, consistente, sacca che guarda all’acquisto. E anche in questo caso si sta profilando una ripresa nelle compravendite di abitazioni rispetto al 2020. Bologna si conferma – come emerge dai dati del secondo osservatorio sul settore immobiliare curato da Nomisma – la città con la maggiore dinamicità nel mercato immobiliare, che nel primo trimestre 2021 a livello nazionale registra una crescita del 38,6% per le case e del 51,3% per i segmenti non residenziali.

Nella prima parte dell’anno la città torna infatti ad avere anche una buona dinamica dei prezzi: nel 2020 il numero di compravendite era sceso del 15,1%, mentre grazie a una domanda molto attiva il recupero nel primo semestre 2021 si attesta intorno al +2%, con un picco del +2,2% per le abitazioni usate e una media del + 1,3% per quelle di nuova costruzione. Il divario tra prezzo richiesto e prezzo effettivo si è ridotto: per l’usato si è passati dall’11,5% al 9,5%, riporta ancora Nomisma. I tempi medi di vendita sono invece tornati stabili: per trovare un acquirente servono circa 5 mesi e mezzo per il nuovo, mentre si sono ridotti da 5 a 4 e mezzo i mesi per l’usato. Circa il 68% degli agenti è certo di un pieno recupero del mercato entro l’anno.

 

Fonte: Il Resto del Carlino