DL Sicurezza, l’Audizione ANCE al Senato. Federica Brancaccio: “Bene il Decreto ma bisogna evitare aggravi burocratici”

La Presidente Federica Brancaccio è intervenuta, nei giorni scorsi, presso la Commissione Affari Sociali del Senato, nell’ambito delle misure introdotte dal Decreto Legge c.d. “Sicurezza”, accolte con favore dall’ANCE, in particolare per la decisione del governo di prevedere nuove risorse per gli interventi di prevenzione e formazione. Tuttavia, la Brancaccio ha sottolineato che alcuni aspetti del provvedimento meritano alcune riflessioni e per i quali sarà comunque necessario il confronto con le Parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, nell’ambito del Decreto attuativo:

Fare sicurezza in edilizia è sicuramente più difficile che in altri settori industriali. L’impegno dell’ANCE ha portato al varo di scelte contrattuali volte al rafforzamento della sicurezza sul lavoro e all’implementazione della formazione, condivise con il sindacato e inserite nell’ambito della contrattazione collettiva di settore, anche attraverso lo strumento della bilateralità”.

Per quanto riguarda i contenuti del Decreto, riportiamo i temi esposti dall’ANCE nel corso dell’Audizione:

1) PREDISPOSIZIONE DI BUONE PRASSI IN MATERIA DI TESSERA DI RICONOSCIMENTO, dotata di codice univoco anticontraffazione, utilizzata come badge, tenendo conto dei suggerimenti ANCE e tenendo conto degli strumenti informatici già utilizzati attraverso il sistema bilaterale delle Casse Edili;

2) RILASCIO DELLA STESSA FORMAZIONE IN CANTIERE DI TUTTI I LAVORATORI, inclusi gli autonomi, indipendentemente dal settore di appartenenza, in quanto i rischi non riguardano solo chi svolge lavori edili, ma chiunque vi operi.

Al centro dell’Audizione, infatti, la Presidente ANCE ha illustrato i dati INAIL relativi agli infortuni: nel settore “F-Costruzioni”, il numero totale di infortuni indennizzati nel 2024 è in diminuzione, come l’incidenza degli infortuni totali rispetto al numero di occupatiPer quanto riguarda gli infortuni mortali definiti positivi, dopo l’aumento osservato nel 2023, i dati evidenziano nel 2024 una diminuzione del 19% rispetto all’anno precedente. Diminuisce anche l’incidenza degli infortuni mortali rispetto al numero di occupati, che si attesta a 0,07% per 1.000 occupati. 

Quest’analisi, però, si riferisce ad attività che non sono tutte riconducibili solo all’edilizia in senso stretto: per verificare l’efficacia delle iniziative adottate dall’ANCE e dal sistema bilaterale in materia di sicurezza e formazione, sarebbe utile analizzare i dati sugli infortuni imputati al settore F – Costruzioni, mettendoli in relazione con l’applicazione o meno del contratto collettivo di riferimento.

Sarebbe inoltre auspicabile che l’INAIL fornisse dati sugli infortuni suddivisi in base al CCNL applicato dalle imprese e che la banca dati dell’Istituto dialogasse anche con quella dell’INPS. Un approccio di questo tipo contribuirebbe a rafforzare le politiche di prevenzione, individuando eventuali criticità legate a specifiche tipologie contrattuali e favorendo interventi più efficaci per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

3) CRITICITÀ PER LE IMPRESE CHE INTENDONO RICHIEDERE BENEFICI CONTRIBUTIVI, prima dell’assunzione dei lavoratori, che devono pubblicare la disponibilità della posizione di lavoro sul SIISL. Una norma che “potrebbe costituire, nel nostro settore, un aggravio burocratico anche per le imprese regolari e corrette, senza dare evidenza, al momento, di potere incidere concretamente sulle suddette finalità”.

4) VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEGLI ORGANISMI PARITETICI, alla luce delle importanti previsioni già introdotte, nell’ambito della Contrattazione Collettiva, dall’ANCE, assieme ai Sindacati nazionali edili, nonché dalle altre Parti datoriali di settore. Gli Organismi, oltre a comunicare i nominativi delle aziende per le quali svolgono attività di consulenza e monitoraggio con esito positivo, potranno promuovere iniziative finalizzate a favorire l’assolvimento degli obblighi relativi alla sorveglianza sanitaria, anche mediante convenzioni con le ASL o con medici competenti. Questa nuova previsione si pone in linea con il progetto sperimentale di sorveglianza sanitaria previsto dall’Accordo delle Parti sociali edili del marzo 2022. Positiva anche la misura che prevede l’erogazione di borse di studio ai superstiti di lavoratori deceduti per infortunio sul lavoro o per malattia professionale, in coerenza con quanto già stabilito dalle Parti sociali edili nel Verbale di accordo dell’8 ottobre scorso.

In tema di soggetti formatori, l’ANCE evidenzia una criticità tuttora irrisolta, “che riguarda l’istituzione del Repertorio da parte del Ministero del Lavoro, ossia l’anagrafe degli Organismi paritetici, rivelatasi un’occasione mancata per garantire l’individuazione di formatori realmente qualificati”, come stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza.

 

 

In allegato, la sintesi del Documento presentato al Senato.

 



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