
Nel mese di maggio 2024, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., in qualità di proponente dell’opera, ha indetto un dibattito pubblico sul progetto del quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna – Castel Bolognese Riolo Terme, con la finalità di raccogliere osservazioni e proposte per consentire di valutare e migliorare la progettazione dell’intervento., che rientra nello schema di potenziamento della Direttrice Adriatica (Bologna – Lecce).
Dalle osservazioni e dai contributi forniti nel corso dei diversi incontri pubblici e dei tavoli tecnici/istituzionali, sono state presentate le alternative progettuali proposte da RFI (cfr. relazione di progetto), da cui è emersa la richiesta di esaminare con un maggior grado di dettaglio la soluzione, inizialmente scartata, in affiancamento stretto alla linea storica. Ciò ha portato RFI ad avanzare alcune ipotesi di ottimizzazione dei tracciati che sono state pubblicate sul Documento integrativo dell’ottobre 2024.
Il dibattito si è concluso con la redazione della relazione conclusiva del Responsabile del dibattito pubblico, a cui ha fatto seguito la pubblicazione della relazione conclusiva dell’Ente proponente, dalle quali si evince che gli esiti del dibattito hanno portato ad individuare un’alternativa progettuale che sarà portata avanti nella successiva fase di redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE): per il primo tratto, si considera un affiancamento alla linea storica per circa 16 chilometri fino al Comune di Castel San Pietro Terme, su un’estensione complessiva della nuova infrastruttura ferroviaria pari a circa 40 chilometri tra Bivio San Vitale e il nuovo Bivio di Solarolo, per poi dirigersi in variante verso nord in direzione dell’autostrada A14. L’ultimo tratto si connette con le linee ferroviarie esistenti (Bologna Rimini e Bologna Ravenna).
Nella fase di redazione del PFTE, potranno essere apportate ottimizzazioni alla soluzione individuata, anche attraverso apposito tavolo di lavoro istituito dalla Regione Emilia-Romagna, con il coinvolgimento degli Enti locali e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e accesso alla documentazione è altresì possibile consultare la pagina dedicata sul sito di RFI S.p.A..