
L’incertezza associata al quadro internazionale è in ulteriore aumento, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova Amministrazione statunitense e dalle tensioni in Medio-Oriente.
Dal focus di ISTAT emerge che, nonostante questa premessa, nei primi tre mesi dell’anno il PIL italiano è cresciuto dello 0,3%, mentre la produzione industriale ha registrato un lieve calo su base congiunturale dello 0,7%. Il clima di fiducia delle imprese mostrato la quarta flessione consecutiva, coinvolgendo tutti e quattro i principali settori economici.
Il settore delle costruzioni, su base trimestrale, conferma una crescita del 2,4%.
Nel periodo gennaio-marzo, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, ha registrato, dopo tre trimestri di crescita, una leggera flessione su base congiunturale (-0,2%), sintesi di una marcata riduzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-8,7%) e di un aumento di quelli delle abitazioni esistenti (+1,7%).
L’inflazione armonizzata dei prezzi al consumo (IPCA) in tutti i maggiori paesi europei è rimasta sostanzialmente invariata, è stata pari a +1,7% in Italia (stabile rispetto a maggio), a +2,0% nella media dell’area euro (+1,9% a maggio).
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