ANAC: presentata in Parlamento la Relazione annuale delle attività dell’Autorità Nazionale Anticorruzione

Il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa, ha presentato al Parlamento, in data Martedì 20 maggio 2025, la Relazione annuale delle attività svolta dall’Autorità nel corso dell’anno 2024 (link alla registrazione della presentazione).

Riportiamo, di seguito, una sintesi dei temi affrontati dal Presidente Busìa:

Mercato degli Appalti pubblici 

1 – Ritardi PNRR – in alcuni settori la spesa è inferiore al 30% delle risorse destinate; si rileva la preponderanza degli affidamenti diretti, pari al 98% dell’acquisto di servizi e forniture e un calo rilevante di appalti di lavori nel 2024 con una riduzione del 38,9%;

2 – Flessione del valore economico complessivo degli appalti pubblici – in Italia, il valore complessivo è stato di 271,8 miliardi di euro per un totale di 267.000 procedure di gara (-4,1% sul 2023 e -7,3% sul 2022).

3 – Eccesso di casi di conflitto d’interessi – i vuoti di tutela lasciati dall’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, le recenti riduzioni di tutele a garanzia dell’inconferibilità hanno messo in discussione la separazione fra politica e gestione e l’indebolimento delle garanzie amministrative poste a presidio dell’indipendenza e correttezza dell’agire pubblico.

4 – Dubbi su alcune lacune introdotte dal Correttivo – il Presidente di ANAC ha sottolineato che “non è stato introdotto l’obbligo di dichiarare il titolare effettivo delle imprese, mentre appare evidente la necessità che il contraente pubblico conosca con chi si rapporta, al di là degli schermi societari. Questo, non solo per ridurre il rischio di pericolose infiltrazioni, ma anche per prevenire offerte combinate o altre gravi alterazioni della concorrenza. Nessun intervento è stato fatto sulle soglie per aumentare trasparenza e competitività, come pure per ripristinare verifiche preventive sugli affidamenti in house, utili ad evitare distorsioni del mercato e rallentamenti conseguenti a possibili contenziosi”.

5 – Sicurezza sul lavoro – dai dati del Casellario delle imprese ANAC emerge che sono 1.448 annotazioni per violazioni delle norme su salute e sicurezza nel 2024, con un incremento del 43% rispetto al 2023 e del 87% rispetto al 2022. I rischi maggiori vengono dai subappalti, specie se realizzati a cascata.

6 – Promozione della parità di genere e generazionale – le procedure nelle quali le specifiche clausole risultano inserite sono cresciute meno del 2%. Un freno all’applicazione dell’istituto viene, oltre che dalle numerose eccezioni, anche dalla mancata previsione di misure che incoraggino un’evoluzione della cultura aziendale.

7 – Intelligenza Artificiale negli appaltipoche Pubbliche Amministrazioni sono in grado di gestirla adeguatamente, col rischio, fra l’altro, che alcune scelte, giustamente riservate alla responsabilità pubblica, finiscano per essere inconsapevolmente delegate a operatori privati. Si pongono poi delicati problemi legati alla trasparenza algoritmica, sempre di più nuova frontiera della trasparenza amministrativa, presupposto per la piena intellegibilità delle decisioni pubbliche e, quindi, per la tutela di cittadini e imprese.

 

I materiali illustrati per la presentazione sono disponibili, cliccando qui.



a