Il Codice appalti spinge il “project finance”: il commento di ANCE sul Sole 24 Ore

Nel rimettere in fila le regole sugli appalti pubblici, il nuovo Codice si incarica anche di semplificare la materia dei partenariati pubblico-privati e del project finance (art.93 del nuovo Codice appalti).

Nel Codice la spinta verso la partecipazione degli investitori al partenariato consiste tra l’altro nella possibilità, in sede di gara, di soddisfare la richiesta dei requisiti facendo ricorso, anche integralmente, ad altri soggetti e che possano subappaltare, fino al 100%, le prestazioni oggetto del contratto di concessione ad imprese in possesso dei requisiti richiesti dal bando.

Gli effetti della riforma andranno valutati nei prossimi mesi «ma il tema dei partenariati pubblico-privati – spiega Flavio Monosilio, Direttore del Centro studi di ANCE – non passa solo attraverso la chiarezza delle norme».

La questione è quella della «disponibilità a investire» e della «capacità di farlo, perché non sempre i finanziatori hanno questo know-how». Tra gli altri elementi ANCE segnala anche un ulteriore chiarimento positivo: «Mi riferisco al diritto di prelazione del privato nella fase successiva all’accettazione del progetto da parte del pubblico; qui si aprono due strade: una corsia preferenziale nell’esecuzione dell’idea a favore del soggetto privato proponente che avrà appunto la prelazione sugli altri oppure, nel caso in cui non voglia esercitare questo diritto, il ristoro dei costi sostenuti».

 

In allegato, l’articolo del Sole 24 Ore.