Audizione ANCE: “Indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia” – Il Vice Presidente Betti alla Camera

Il Vice Presidente Edilizia e Territorio, Stefano Betti, in occasione dell’Audizione ANCE (per la registrazione, cliccare qui), nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia, presso la Commissione Ambiente della Camera, che si è svolta il 31 maggio ha illustrato l’incisività degli effetti dei bonus fiscali, soprattutto se legati a obiettivi di sviluppo e sostenibilità, come nel caso del Superbonus che ha consentito di fare emergere fattori determinanti per la definizione di un’efficace politica di riqualificazione degli edifici, visto che il 60% degli interventi ha riguardato gli edifici più energivori (classi F e G) e quasi il 90% degli interventi ha portato gli edifici nelle classi migliori (da A a C); oltre a rilanciare in modo determinante un settore decisivo per la crescita dell’intera economia nazionale come ben certificano Istat e Censis.

Secondo le stesse stime del Ministero dell’Economia e Finanza, il settore e la sua filiera hanno trainato questa crescita e contributo per oltre il 50% all’aumento del PIL: negli ultimi due anni, i bonus fiscali sono stati un motore fondamentale della crescita dell’occupazione in Italia e al record di occupati registrato a marzo: sono stati creati circa 250 mila posti di lavoro nelle costruzioni di cui 170 mila grazie ai bonus fiscali e ha favorito le fasce meno abbienti appartenenti alla cosiddetta “no tax area”, le quali, pur non potendo fruire della detrazione fiscale, hanno potuto utilizzare lo sconto in fattura e la cessione dei crediti.

Di fronte agli indubbi successi della misura, nei due anni e mezzo di vigenza del Superbonus, ci sono stati più di 20 cambiamenti normativi, mediamente uno ogni 45 giorni, tutti estremamente consistenti, l’ultimo dei quali è contenuto nel DL “cessioni” che ha, dall’oggi al domani, eliminato la cessione e lo sconto in fattura, i pilastri del successo del superbonus.

Questo continuo susseguirsi di modifiche ha generato un’elevata confusione e inquietudine in tutti gli operatori e, viste le difficoltà, sono entrati in gioco soggetti finanziari opportunistici, con prezzi d’acquisto altamente speculativi che molte imprese e condomini, con l’acqua alla gola, sono state, o saranno, costrette ad accettare, subendo perdite economiche anche rilevanti.

L’ANCE ha stimato che 1 miliardo di credito “incagliato” è in grado di provocare il blocco di circa 6.000 interventi (tra unifamiliari e condomini), con ricadute negative sia in termini di imprese che di occupazione.

Abbiamo ora necessità di definire una politica stabile e sostenibile di incentivi fiscali alla transizione ecologica che si basi però su un budget chiaro e su alcuni elementi chiave, necessari per assicurare la realizzazione degli interventi, che il Superbonus ha messo chiaramente in evidenza.

 

Per il dettaglio della posizione ANCE si rinvia al documento allegato lasciato agli atti della Commissione e alle slide illustrative dell’esperienza del Superbonus.

 

FONTE: ANCE