I portici di Bologna entrano nel patrimonio UNESCO

Dopo la notizia del rinvio del dossier al 2022, arriva a sorpresa l’annuncio dell’ammissione dei portici di Bologna nella World Heritage List dell’UNESCO. La decisione è arrivata al termine di una sessione straordinaria celebrata all’Unesco, che ha ribaltato la decisione dello scorso maggio, quando il dossier bolognese era stato bocciato.

Dei 62 chilometri di portici che percorrono la città in lungo e in largo (di cui 38 chilometri solo nel centro storico), erano stati selezionati e presentati nella candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità 12 tratti, secondo un criterio di rappresentatività. Tutti questi 12 tratti hanno ricevuto l’approvazione UNESCO, e sono i seguenti: strada porticata di Santa Caterina, Piazza Santo Stefano, portici del Baraccano, strada porticata di Galliera, portici commerciali del Pavaglione e Piazza Maggiore, portico devozionale di San Luca, portici accademici di Via Zamboni, portici di Piazza Cavour e Via Farini, portico della Certosa, edificio porticato del Quartiere Barca, portici trionfali di Strada Maggiore, edificio porticato del MamBo.

Appresa la notizia, il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha dichiarato: “Un’immensa soddisfazione e un grande riconoscimento che ci rende felici. L’iscrizione dei portici di Bologna tra i siti patrimonio dell’umanità UNESCO è il raggiungimento di un obiettivo da tempo perseguito ed è il riconoscimento del grande lavoro di questi anni portato avanti dalla Vicesindaca Valentina Orioli e da tutta la struttura che ha dedicato a questa causa passione, competenza e capacità di relazione. Un grande ringraziamento al Ministero della Cultura, al Ministro Dario Franceschini e alla Sottosegretaria Lucia Borgonzoni, al Ministero degli Esteri col Consigliere Paolo Bartorelli e all’Ambasciatore d’Italia presso l’UNESCO Massimo Riccardo. Questo titolo rappresenta un grande onore e una grande responsabilità per Bologna, saremo all’altezza di questo riconoscimento”.