OICE: presentato il 7° Rapporto sulla digitalizzazione e sulle gare BIM 2023

Nella giornata dell’8 aprile 2024, l’OICE, nel corso di un evento tenutosi a Roma e organizzato sotto l’egida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con la collaborazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, patrocinato dall’ANAC e dell’ANCE, ha presentato i dati del 7° Rapporto sulla digitalizzazione e le gare BIM emesse nel 2023.

Dal documento emerge, in sintesi:

  • Aumento della percentuale di bandi con richiesta di BIM, che ha raggiunto il 32.6% del totale delle procedure per affidamento di servizi di ingegneria e architettura, rispetto al 13,7%del 2022 sulla scia del calo dei bandi del 2023, i bandi BIM sono in realtà diminuiti passando a 637, in netto calo rispetto ai 1.003 del 2022, rallentamento da attribuire alla inizialmente farraginosa attivazione del nuovo codice appalti. La maggior parte delle gare BIM ha riguardato l’affidamento di Attività di Progettazione (72,1%), con, a seguire, Direzione lavori (11,5%)Verifica della progettazione (10,4%) e Valutazione sicurezza sismica (0,5%); le attività per rilievo, topografia, servizi di supporto al R.U.P. per redazioni elaborati grafici e collaudi sono ricomprese nella definizione di “altri servizi tecnici” (5,7%).

 

  • Incremento dell’adozione dei capitolati informativi BIM: si passa dal 19.9% del 2022 al 29.4% del 2023 – evidenziamo che l’OICE ha messo a punto un capitolato tipo per buildings e infrastrutture per tutte le Stazioni appaltanti, disponibile cliccando qui.

 

  • Le Stazioni Appaltanti più attive sono state ANAS, RFI, Agenzia del Demanio, Invitalia e Autorità portuale per un valore pari al 34,3% del totale

 

  • Il 76,5% del totale dei bandi ha riguardato interventi per opere puntuali (lo scorso anno la percentuale era l’88,7); la restante percentuale era per opere lineari (per le quali si registra una crescita pari al doppio sull’anno precedente). In 330 casi su 637 (il 51,8% del totale) il BIM è fattore premiale apprezzato in sede di offerta come «merito tecnico» o come «metodologia», con punteggi specifici medi che variano da 6,9 fino ad un massimo di 17 punti.