Intervista a Federica Brancaccio sul Sole 24 Ore – Codice Appalti: «La vera competenza di stazioni e centrali tutela la concorrenza»

La Presidente Federica Brancaccio è stata intervistata sul Codice degli Appalti entrato in vigore dal 1° luglio 2023.

«Per noi è così importante la qualificazione delle stazioni appaltanti che avremmo gradito un Codice più stringente sui requisiti di accreditamento. Perché questo Codice fortemente liberale e che conferisce una maggiore e più ampia discrezionalità delle stazioni appaltanti necessita di forti competenze. Il ragionamento è che più la discrezionalità è ampia, più è necessario essere qualificati».

Secondo l’ANCE, «il rischio è ritrovarsi con pochissime stazioni appaltanti realmente qualificate che si ritroveranno con un carico di lavoro difficilmente assorbibile. Stessa cosa per le centrali di committenza che potrebbero ritrovarsi con richieste eccessive rispetto a quelle per le quali sono tarate. […] Il tema della qualificazione è centrale, perché è l’elemento che garantisce la concorrenza tra le imprese. Questo Codice, come è noto, dà molta mano libera sia per gli appalti sotto soglia fino a 5,3 milioni, sia sui settori speciali. Teoricamente potrebbe essere sottratta alla concorrenza e al mercato il 50 % dei lavori. Dico in teoria perché non c’è obbligo di non bandire le gare. Qui chiediamo un’attenzione per cercare di ampliare più possibile al mercato e alla concorrenza. E quindi tornando alla questione centrale della qualificazione, è logico che più alte saranno le competenze e più le scelte saranno improntate alla correttezza».

In allegato, l’intervista completa del Sole 24 Ore.

 

FONTE: ANCE