Federica Brancaccio sul Sole 24 Ore: « Ci vuole un regolamento per il nuovo Codice degli appalti»

Si avvia verso la data fatidica della messa a terra del nuovo Codice degli appalti pubblici che diventerà operativo il prossimo 1° luglio.

Salvini tira giù i numeri del Codice con «184 osservazioni da parte delle commissioni parlamentari e 70 associazioni ascoltate» per il battesimo delle nuove regole.

Le imprese, insieme alla PA, sono alle prese oggi con un Codice non ancora del tutto sviscerato, nonostante il verdetto, a freddo, sia positivo.

Qualche perplessità viene sollevata sul tema di concorrenza o di sostenibilità economica per le imprese. Federica Brancaccio, Presidente ANCE mette infila quali sono le preoccupazioni dei costruttori. Comincia dalla questione della concorrenza, la previsione cioè di affidare i lavori senza gara, attraverso la procedura negoziata per gli appalti fino a 150mila euro.

«Oggi il tema del tempo che si perde per una gara non esiste: le famose 200 offerte che arrivavano per il bando del Comune è un tema che in questo momento non c’è. E anzi, semmai abbiamo il problema opposto», dice. Alla questione si aggiunge la previsione che il Codice assegna ai settori speciali che potranno affidare lavori in house, appunto senza ricorrere alle gare.

«Si tratta potenzialmente del 36% del mercato degli appalti pubblici e inserire un tetto avrebbe potuto essere di aiuto al mercato».

 

In allegato l’articolo del Sole 24 Ore.