Consiglio dei Ministri n. 71: via libera al nuovo Decreto Legge PNRR

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 71 del 26 febbraio u.s, ha approvato il Decreto Legge relativo a “Disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, che introduce misure in materia di:

 

  1. Governance per il PNRR e il PNC – In particolare:

 

  • incrementa, per gli anni 2024/2026, la dotazione economica del Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia;
  • autorizza la spesa per la realizzazione degli interventi non più finanziati con le risorse del PNRR per gli anni 2024/2029;
  • disciplina il monitoraggio, al 31 dicembre 2023, degli interventi finanziati con risorse PNRR e prevede l’attivazione di poteri sostitutiviin caso di ritardi e inerzie da parte dei soggetti attuatori e disciplina le azioni di recupero nel caso di omesso o incompleto conseguimento degli obiettivi finali dei programmi e interventi PNRR, accertato dalla Commissione europea;
  • consente la nomina di appositi Commissari straordinari (per accelerare la realizzazione di nuovi posti letto per universitari per gli interventi di recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità̀ organizzata) non più finanziati con risorse PNRR;
  • consente alle Regioni ed Enti Locali di ricorrere all’indebitamento per finanziare operazioni di ricapitalizzazione e capitalizzazione di società a partecipazione pubblica aventi ad oggettola realizzazione di infrastrutture pubbliche, qualora le perdite, anche ultrannuali risultino complessivamente assorbite in un piano economico finanziario approvato dall’Autorità competente.

 

  1. Accelerazione e snellimento delle procedure per l’attuazione del PNRR e del PNC – In particolare:

 

  • si introducono ulteriori misure di semplificazione delle procedure finanziarie per l’utilizzo delle risorse PNRR con la previsione di un’anticipazione, alle Amministrazioni interessate, del 30% del costo dei singoli interventi da effettuare;
  • si prevede che le Amministrazioni titolari di interventi non più finanziati sul PNRRprovvedano al recupero delle somme già erogate, prevedendo un meccanismo che consenta anche con compensazioni finanziarie la realizzazione degli interventi;
  • si prevede che le procedure semplificate per gli interventi PNRR continuino ad applicarsi ai procedimenti in corso, anche con riguardo agli interventi di cui all’allegato al Decreto Legge n. 77 del 2021 non più finanziati con risorse PNRR;
  • si prevede che, nel limite delle risorse disponibili, continuino ad applicarsi le disposizioni relative al rafforzamento e al supporto della capacità amministrativa, al reclutamento di personale, al conferimento di incarichi, nonché alle semplificazioni dei procedimenti amministrativi e contabili previste dalla legislazione vigente per il PNRR;
  • si prevede che per gli interventi non più finanziati dal PNRR e PNC restino confermate le assegnazioni per l’incremento dei prezzi dei materiali purché gli interventi siano integralmente finanziati a valere su risorse a carico delle Amministrazioni e siano aggiornati i cronoprogrammi;
  • si introducono misure per il trasferimento delle funzioni dei Commissari alla struttura di missione ZES;
  • si prevedono misure in materia di Università e Ricerca, al fine di accelerare e snellire le procedure perla creazione di alloggi e residenze per studenti universitari e in materia di riconoscimento dei crediti formativi, nonché in materia di istruzione post universitaria;
  • si introducono misure in materia di sport relative alla riprogrammazione delle risorse per la realizzazione di palestre e di snellimento delle procedure di appalto; 
  • si prevedono misure in materia di digitalizzazione,con modifiche al Codice dell’amministrazione digitale;
  • nelle more dell’aggiornamento del Contratto di programma con RFI (parte investimenti) per il 2022-2026, si prevede che con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il MEF, si rimodulino le fonti di finanziamento degli interventi ferroviari ricompresi nella MISURA 3, Componente 1 del PNRR, e alla ricognizione delle risorse nazionali che si rendono disponibili a seguito della rimodulazione PNRR per le misure di competenza del MIT, da finalizzare all’aggiornamento per il 2024 del contratto di programma con RFI.

 

  1. Lavoro:

 

  • sono previste misure di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare; misure per il rafforzamento dell’attività di accertamento e contrasto delle violazioni in ambito contributivo; misure di potenziamento del personale ispettivo del lavoro (Ispettorato Nazionale del Lavoro, Nucleo dei Carabinieri, INPS e INAIL) per i controlli relativi alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • si introducono sia disposizioni dicarattere preventivo-incentivante (ad esempio, subordinando l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché introducendo una premialità in favore di datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavorosia disposizioni di natura repressiva (sanzioni penali per le ipotesi di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori);
  • si prevede l’estensione del regime di solidarietà nell’obbligazione retributiva e contributiva, verifica di congruità del costo della manodopera negli appalti pubblici e privati;
  • si introduce un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (c.d. patente a crediti), obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito di cantieri edili.

 

  1. In materia di Agevolazioni, Infrastrutture e Ambiente:

 

  • si introducono disposizioni in materia di investimenti infrastrutturali, anche relativi a piccole opere, nonché misure per i piani urbani delle Città metropolitane, per i progetti di rigenerazione urbana e per la prevenzione dei rischi idrogeologici;
  • si prevede l’istituzione del “Piano transizione 5.0che concede agevolazioni fiscali nella forma del credito d’imposta alle imprese che investono in tecnologie innovative;
  • si introducono disposizioni in materia di controlli sugli interventi di efficientamento energetico, prevedendo che il MASE pubblichi sul proprio sito l’elenco delle asseverazioni relative alla fruizione delle detrazioni fiscali in materia di ecobonus per l’efficienza energetica e sismabonus;