Comune di Ferrara: firmato il Protocollo di Intesa per la valorizzazione del Polo Industriale e Tecnologico

Giovedì 2 maggio 2024, nella Sala Conferenze IFM di Piazzale Donegani a Ferrara, si è svolta la presentazione e la firma del “Protocollo di Intesa per la valorizzazione del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara”.

Il Protocollo per la valorizzazione del Polo industriale e Tecnologico di Ferrara nasce con l’obiettivo di portare la più importante realtà industriale dell’intera area verso un efficientamento energetico e progettare la nuova chimica del futuro che garantisca la tenuta e la crescita delle imprese, una buona occupazione e una maggiore tutela ambientale, relativa in particolare alla risorsa idrica.

Si tratta di una risposta importante all’emergenza idrica che ha colpito tutto il Paese negli ultimi anni e in particolare l’Emilia Romagna. il Protocollo è stato, perciò, sottoscritto, insieme al Comune di Ferrara e alla Provincia di Ferrara, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Università degli Studi di Ferrara, dall’Autorità Distrettuale del Bacino del PO, da Confindustria Emilia e Federchimica e dalle organizzazioni sindacali e da diverse imprese che operano nel Polo del Petrochimico ferrarese.

Il Progetto è stato in sei linee di intervento, a beneficio di Imprese e ambiente:

  1. Revamping del Ciclo idrico del Polo Chimico di Ferrara con interventi volti al recupero e riutilizzo delle acque di processo e meteoriche
  2. Produzione di energia da fonti rinnovabili e scambio sul posto
  3. Interventi di efficientamento energetico degli edifici
  4. Interventi di efficientamento energetico dei cicli produttivi
  5. Il Polo Chimico come protagonista nel PAESC del Comune di Ferrara
  6. Interventi per il recupero della materia prima seconda

 

Il risultato atteso è quello di ridurre fino al 53% del prelievo di acqua dal Po per uso industriale, con un conseguente risparmio pari a 9.000.000 di m3/anno di acque prelevate ai fini industriali che potranno essere utilizzate per altri scopi con particolare riferimento all’idropotabile e agli usi agricoli, nonché di alimentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre le emissioni di Co2.

Così facendo, si otterrebbe una diminuzione dei costi per le aziende coinsediate nel Polo Industriale e Tecnologico, generando maggiore attrattività del sito per ampliamenti delle attività presenti e da parte di nuovi investitori.

Durante la presentazione, l’Università degli Studi di Ferrara, su richiesta della Regione Emilia-Romagna, ha predisposto il documento “Prospettive del Polo Petrolchimico ferrarese in termini di innovazione e sostenibilità”, con lo scopo di favorire la discussione su diversi scenari possibili di sviluppo futuro del Polo Chimico di Ferrara, all’interno di una strategia complessiva che mette al centro la transizione ecologica e gli obiettivi del Green deal europeo e dell’Agenda 2030.

 

 

FONTE: Comune di Ferrara