Alluvione 2023: agevolazioni nazionali nei Comuni interessati per investimenti produttivi o ambientali collegati ad incrementi occupazionali

Dal 26 marzo al 28 maggio 2024, le società di capitali, oltre che società cooperative e consortili e contratti di rete di minimo 3 e massimo 6 imprese appartenenti ai settori e ai servizi rientranti nei seguenti Codici ATECO (lista) possono presentare domanda di agevolazione sulla piattaforma di Invitalia tramite CNS, SPID o CIE collegate al Legale Rappresentante, utilizzando la modulistica in via di pubblicazione e inserendo i relativi allegati a beneficio di investimenti localizzati nelle parti di Comuni effettivamente alluvionate nel 2023.

I progetti di investimento devono in pratica essere accompagnati da incrementi occupazionali in termini di ULA entro il dodicesimo mese successivo all’ultimazione dell’investimento e devono avere le seguenti finalità in maniera alternativa o complementare:

  • produttiva;
  • efficienza nell’uso di energia ovvero installazione di impianti, sistemi e componenti che ne riducano l’uso nel ciclo produttivo, sistemi di monitoraggio dei consumi;
  • produzione di energia termica o elettrica da fonti rinnovabili, compresi stoccaggio, idrogeno rinnovabile e cogenerazione ad alto rendimento;
  • efficienza nell’uso di materie prime, acqua e riduzione rifiuti ovvero riduzione uso risorse per unità di prodotto, sostituzione con risorse riutilizzate, recuperate, riciclate, miglioramento raccolta, selezione, decontaminazione, pretrattamento di risorse generate da altri processi produttivi.

 Inoltre, possono essere accompagnati da altri progetti di:

  • ricerca e sviluppo
  • innovazione organizzativa
  • formazione del personale

Le spese ammissibili, di almeno 1 milione di euro, valide dal momento della domanda fino a 36-48 mesi successivi la concessione, riguardano:

  • per la finalità produttiva: macchinari, impianti, attrezzature nuovi; sistemazione suolo aziendale (max 10%); collegate opere murarie (max 40%); licenze, brevetti (max 50% per le Grandi Imprese); consulenza (max 5% solo per le PMI);
  • per la finalità ambientale – efficienza energetica: costi supplementari rispetto a un investimento meno efficiente che corrisponde alla normale prassi commerciale;
  • per la finalità ambientale – fonti rinnovabili: costi complessivi dell’investimento
  • per la finalità ambientale – efficienza uso altre risorse: costi supplementari rispetto a un investimento meno efficiente che corrisponde alla normale prassi commerciale per ricerca e sviluppo, per innovazione organizzativa, per formazione del personale.

L’agevolazione consiste obbligatoriamente prima di tutto in un finanziamento minimo del 20% dell’importo del progetto a tasso agevolato, con una durata di 10 anni oltre a tre di preammortamento cui viene sommato un contributo a fondo perduto fino a esaurimento risorse.

L’istruttoria prevede una valutazione di merito secondo l’ordine decrescente dell’incremento occupazionale promesso o, in caso di parità, per ordine cronologico e la formazione di una graduatoria entro 90 giorni da parte di Invitalia.

L’erogazione avviene in non più di cinque quote fino almeno al 75% dell’importo ad avanzamento lavori, con l’ultima a saldo dopo la rendicontazione finale entro tre mesi successivi all’ultimazione degli investimenti. È altresì possibile un anticipo fino al 25% dietro presentazione di fideiussione banca.

Per consultare la circolare del MIMIT del bando in oggetto, cliccare qui.